Poliamore, la pretesto di Antonio e Nicola (2024)

Poliamore, la pretesto di Antonio e Nicola (2024)

Nell’opinione abituale attualmente persiste lo convenzione dell’amore monogamo

L’intervista e stata rilasciata da Antonio e Nicola, due professionisti del nocciolo Italia, legati sentimentalmente da anni, perche del poliamore hanno prodotto il gruppo fondamentale della loro presenza, portando avanti campagne di sensibilizzazione durante il proprio fitto dichiarazione.

Possiamo circoscrivere il poliamore una aspetto di connessione, ci volete indicare meglio?Le definizioni sono tante, verso noi significa non ricevere esclusiva neppure sessuale, nemmeno emotiva nella relazione. Consideriamo cosi plausibile ricevere sia rapporti sessuali,che affettivi anche al di esteriormente della pariglia, genuinamente di continuo rispettando tutti persona coinvolta sopra corrente, la purezza e il discussione sono fondamentali.

Abbiamo avuto diverse fasi, siamo stati una coppia aperta, ulteriormente per alcuni worldbrides.org puoi provare qui anni una stupore di triade insieme coppia donne diverse (davanti una e indi l’altra). Siamo tutti e due bisessuali. Appresso che queste esperienze si sono concluse durante maniera negativa, abbiamo intro realizzato di non avere le idee tanto chiare sul campione di attinenza affinche volevamo stabilire insieme terze persone. Al presente, rimane prioritaria la nostra duo. Terzi individui potranno abitare collocati circa piani diversi (diciamo “inferiori” a causa di abbondanza e epoca trascorsoinsieme). Durante questo circostanza abbiamo sospeso le relazioni condivise, qualora vogliamo possiamo gestirle separatamente, sopra equivalente.

Riguardo a quale citta familiare avete dovuto scontrarvi con maggiore ritmo?Spesso ci siamo sentiti ripassare, addirittura da persone in quanto ci conoscevano da anni, di non succedere una duo, di non essere reciprocamente innamorati. Inoltrecome tutti, abbiamo le nostre oscurita verso gestione la accuratezza e la possessivita. Continuer la lecture de « Poliamore, la pretesto di Antonio e Nicola (2024) »